All’incontro erano presenti esponenti della politica locale: l’assessora alle politiche sociali e alle pari opportunità dott.ssa Barbara Ruvioli e il dott. Michele Mangiafico attivista sensibile alla tematica dell’accessibilità e delle pari opportunità.
Abbiamo ascoltato la testimonianza di Amel Mokni, una ragazza ipovedente che ha deciso di rendersi autonoma e nonostante le barriere fisiche e mentali si muove da sola con il suo bastone bianco, per le impervie strade di Siracusa.
È seguito l’intervento della dott.ssa Chiara Boscarino assistente sociale della sezione e dottoressa di ricerca in Sociologia Urbana che ha sottolineato l’importanza per le persone con disabilità di riappropriarsi del territorio in quanto bene comune e vista anche la presenza di esponenti politici, ha chiesto di istituire dei tavoli dove una rappresentanza delle persone con disabilità possa avere voce in capitolo sulle questioni riguardanti la città.
Dopo una breve lettura tratta dal libro “Felicemente seduta” di Rebekah Taussig, abbiamo ascoltato l’esperienza di Agata Ingala mamma di una bimba con disabilità visiva e motoria. Agata è un’avvocata e fa anche parte del centro antiviolenza Ipazia di Siracusa, ma attualmente lei si definisce mamma e caregiver di professione. Nonostante abbia dovuto rinunciare al proprio lavoro per dare assistenza alla propria figlia, come purtroppo tante mamme caregiver sono costrette a fare, dai suoi racconti emerge che lo fa con amore, impegno e dedizione, lottando quotidianamente con le lungaggini della burocrazia e le discriminazioni istituzionali; ci racconta come essa cerchi di trovare il buono in ciò che le accade e dà valore alle persone che appianano il suo cammino.
È stato poi dato spazio all’avvocata Elena Salemi dell’ufficio legale del centro antiviolenza Ipazia, che ha ripreso tematiche legate alla multi-discriminazione e ha sottolineato come le donne con disabilità siano più soggette a subire le diverse forme di discriminazione e violenza. Ho ritenuto fondamentale la presenza del C.A.V. per sensibilizzare e sensibilizzarci, con la prospettiva di fare rete.
A me spetta chiudere gli interventi e lo faccio richiamando ad alcuni termini, quali l’autonomia, strumento fondamentale per acquisire libertà ed anche l’autodeterminazione cioè la possibilità di decidere liberamente della propria vita. Un decisivo ruolo educativo hanno i genitori di bambine/i e ragazze/i con disabilità, è importante infatti che loro imparino a gestire il loro istinto di protezione per permettere ai figli di fare da soli; spetta innanzitutto ai genitori promuovere autonomia e autodeterminazione, offrendo per primi una possibilità di scelta su decisioni che li riguardano e di lasciar loro fare partendo dalle attività della vita quotidiana.
Ovviamente autonomia e autodeterminazione da sole non bastano, ma è necessario l’impegno di tutta la società civile per costruire un mondo per tutti.
Dopo aver sottolineato l’importanza dell’empowerment femminile, cioè quel processo di potenziamento e di crescita, raggiungibile anche grazie al confronto tra donne che affrontano le stesse difficoltà, ci siamo emozionati grazie alla poesia di Simona Caruso, con i versi scritti per la sua amica Cinzia Cappitta.
Alla fine, un gomitolo è stato srotolato tra tutti i presenti, per richiamare al fatto che siamo tutti qui nello stesso momento, nella stessa storia e ognuno ha la responsabilità in ciò che fa o non fa; per ricordarci che siamo tutti legati ed è anche per questo che ciascuno di noi è importante che faccia la propria parte per se stesso e il prossimo.
Ci salutiamo dopo essere stati allietati dalla dolce voce di Costanza Carnemolla con il canto “La cura” di F. Battiato, quale modo migliore infatti, per concludere con il messaggio: “perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te”.
Dott.ssa Cetty Giannone
Psicologa e psicoterapeuta, consigliera U.I.C.I. sez. territoriale di Siracusa.